

Al centro della Galleria Vittorio Emanuele II ,dedicata al re d'Italia, si trova uno stemma raffigurante un toro che rappresenta la città di Torino.
L'usanza dice che porti fortuna porre il tallone del piede sopra gli attributi del toro e compiere una rotazione a occhi chiusi. Raddoppia la fortuna se l'attributo viene schiacciato alle ore 24 del 31 dicembre. BUONA FORTUNA !!! !!! !!!
Il biscone dei Visconti

El signurun de Milan


In via San Dionigi al 6, in zona Corvetto, si trova una grande statua del Cristo redentore, priva di una mano,
troncata dalla benna di una ruspa dell' AEM durante i lavori di
riparazione di un lampione. Pur essendo di costruzione relativamente
recente, l’origine di questa statua, che veniva confidenzialmente
chiamata “ El signurun de Milan” è stata dimenticata. Secondo una
leggenda apparve miracolosamente nelle acque della Roggia Vettabbia,
che prima di essere interrata scorreva al posto della via. Il Cristo
salutava i viandanti che dalla vicina abbazia di Chiaravalle giungevano
a Milano. Oggi la misteriosa statua, dopo anni di abbandono è stata
ristrutturata, a dire la verità in modo piuttosto pacchiano. Nelle foto
di questa pagina potete vedere com'erano la statua e il palazzo attiguo
nel 2007 e nel 2009.Il mistero di dove sia finita la mano del "signurun" è fitto. Alcune
notizie sostengono che la mano fu recuperata da alcuni vigili urbani
del vicino comando di via Ponzio, che l'avrebbero consegnata al parroco
della vicina chiesa di Michele Arcangelo e S. Rita. Sta di
fatto che al momento di terminare il restauro, la mano non era ancora
saltata fuori, lasciando il redentore con il moncherino puntato verso
il cielo.
Qual'è il citofono più strano che si può trovare a Milano?
Si tratta di una riproduzione in bronzo di un orecchio umano, che si può trovare al civico 10 di via Serbelloni. La casa in questione, proprio per questa particolarità sconosciuta ai più, è stata soprannominata Ca’ dell’uregia. La leggenda vuole che bisbigliando all’orecchio un desiderio, questo si avveri. In realtà, però, lo strano citofono, scolpito nel 1930 da Adolfo Wildt, non è più funzionante da tempo.
Qual è il giardino più antico della città?
È il Giardino della Guastalla, che sorge su via Francesco Sforza, proprio di fronte all’Università Statale. La sua fondazione risale al 1555, anche se i giardini sono stati aperti al pubblico solo in epoca recente, nel 1939. All’interno, tra alberi e prati che nelle belle giornate ospitano gli studenti della vicina Università, custodisce un vero e proprio gioiello barocco: la vasca peschiera, con le sue balaustre in pietra e ringhiere in ferro

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