CURIOSITA'




 


 Al centro della Galleria Vittorio Emanuele II ,dedicata al re d'Italia, si trova uno stemma raffigurante un toro che rappresenta la città di Torino.
L'usanza dice che porti fortuna porre il tallone del piede sopra gli attributi del toro e compiere una rotazione a occhi chiusi. Raddoppia la fortuna se l'attributo viene schiacciato alle ore 24 del 31 dicembre.  BUONA FORTUNA !!! !!! !!!

Il biscone dei Visconti


  
Tutti sanno che il simbolo di Milano è il "biscione", cioè un drago dalla forma di serpente che stringe tra le fauci un bambino . Quello che è certo è che il biscione era lo stemma araldico della famiglia nobile dei Visconti. Ma nessuno conosce la sua vera origine. Secondo una leggenda il simbolo appariva sullo scudo di un nobile islamico ucciso da un Visconti durante una crociata. Un'altra leggenda racconta che alla morte dell'amatissimo santo Ambrogio, un drago avrebbe assediato Milano divorando gli sventurati che osavano spingersi al di fuori delle mura. Il nobile Uberto Visconti fu il solo ad avere il coraggio di affrontare il mostro, uccidendolo. Secondo un'altra versione ancora, il serpente non sarebbe altro che il leggendario Tarantasio, un mostro che infestava le acque dell'ormai scomparso lago Gerundo, che si estendeva dalle porte di Milano all'attuale provincia di Crema. Anche in questa versione della storia il drago fu ucciso da un cavaliere dei Visconti


El signurun de Milan



In via San Dionigi al 6, in zona Corvetto, si trova una grande statua del Cristo redentore, priva di una mano, troncata dalla benna di una ruspa dell' AEM durante i lavori di riparazione di un lampione. Pur essendo di costruzione relativamente recente, l’origine di questa statua, che veniva confidenzialmente chiamata “ El signurun de Milan” è stata dimenticata. Secondo una leggenda apparve miracolosamente nelle acque della Roggia Vettabbia, che prima di essere interrata scorreva al posto della via. Il Cristo salutava i viandanti che dalla vicina abbazia di Chiaravalle giungevano a Milano. Oggi la misteriosa statua, dopo anni di abbandono è stata ristrutturata, a dire la verità in modo piuttosto pacchiano. Nelle foto di questa pagina potete vedere com'erano la statua e il palazzo attiguo nel 2007 e nel 2009.Il mistero di dove sia finita la mano del "signurun" è fitto. Alcune notizie sostengono che la mano fu recuperata da alcuni vigili urbani del vicino comando di via Ponzio, che l'avrebbero consegnata al parroco della vicina chiesa di  Michele Arcangelo e S. Rita. Sta di fatto che al momento di terminare il restauro, la mano non era ancora saltata fuori, lasciando il redentore con il moncherino puntato verso il cielo. 

 Qual'è il citofono più strano che si può trovare a Milano?

Si tratta di una riproduzione in bronzo di un orecchio umano, che si può trovare al civico 10 di via Serbelloni. La casa in questione, proprio per questa particolarità sconosciuta ai più, è stata soprannominata Ca’ dell’uregia. La leggenda vuole che bisbigliando all’orecchio un desiderio, questo si avveri. In realtà, però, lo strano citofono, scolpito nel 1930 da Adolfo Wildt, non è più funzionante da tempo.

ca_dell_oreggia_milano











 Qual è il giardino più antico della città?

È il Giardino della Guastalla, che sorge su via Francesco Sforza, proprio di fronte all’Università Statale. La sua fondazione risale al 1555, anche se i giardini sono stati aperti al pubblico solo in epoca recente, nel 1939. All’interno, tra alberi e prati che nelle belle giornate ospitano gli studenti della vicina Università, custodisce un vero e proprio gioiello barocco: la vasca peschiera, con le sue balaustre in pietra e ringhiere in ferro



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