Le origini di Milano

La metropoli capoluogo della Lombardia ha una storia molto antica: Mediolanum era il suo nome latino ma, prima ancora dell’arrivo dei romani nel 222 circa a.C., la fondazione della città (stando all’opera “Ab Urbe Condita” dello storico Tito Livio) fu opera dei celti del re Belloveso (inizio VI secolo a.C.).
Le prime tribù di migranti erano sei: gli Arverni, i Senoni, gli Edui, gli Ambarri, i Carnuti e gli Aulerci. Insieme sconfissero gli Etruschi sul Ticino e si sparsero per il nord Italia. Gli abitanti della zona milanese assunsero il nome dell’etnia preesistente, quella degli Insubri.

scrofa lanutaSecondo il mito liviano sarebbe stata una coincidenza profetica a indicare il luogo propizio: una scrofa semi-lanuta (aggettivo che per alcuni celerebbe un’assonanza con Medio-lanum) comparve davanti al sovrano ramingo che sullo scudo aveva dipinto lo stesso animale e laddove questa si fermò Belloveso stabilì la sua capitale.
In realtà l’archeologia induce a postdatare questa “diaspora celtica” a cavallo tra V e IV secolo a.C., epoca in cui alcuni centri etruschi della pianura Padana vennero assorbiti nell’orbita della civiltà gallica.
Il nome di Milano deriva da Mediolanum che a sua vola deriverebbe ipoteticamente da Midlann “in mezzo alle terre” o “pianura di mezzo” inteso come luogo tra i due fiumi, Olona e Seveso.
Secondo altre versioni il toponimo indicherebbe il “santuario principale” ovvero un complesso sacro di primaria importanza e autorità presso le genti celtiche della zona.popoli gallici milanoPolibio nelle “Storie” scrisse una notizia circa una processione alla dea Atena che gli Insubri avrebbero allestito per scongiurare la sconfitta che avvenne però poco dopo contro i romani (222 a.C.).
Il santuario della dea si sarebbe potuto trovare nei pressi dell’attuale Duomo di Milano, punto che si trovava a 121 metri s.l.m. e ideale per ospitare l’acropoli. Qui si trovano ancora oggi luoghi di culto dedicati a figure femminili di sante come Maria Vergine e Tecla.
I rinvenimenti archeologici hanno dimostrato che il primo insediamento fu abitato da genti della cultura di Golasecca ma nulla rimane del centro insubre di IV-III secolo a.C. a causa degli sbancamenti dovuti alla risistemazione della città romana tra II e I secolo a.C. Alcuni reperti fra cui ceramica e monete sono protagonisti della ricchezza del sito preromano le cui vicende seguiranno sempre più quelle della politica di Roma a partire dall’89 a.C., anno in cui divenne colonia latina.

Ancora oggi è possibile ammirare un bassorilievo che ritrae l" animale ,ritrovato nel 1223 durante gli
scavi per la costruzione dellArengario, sul secondo arco del Palazzo della Ragione in Via Mercanti.

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